Siguenos en la red:

FacebookFacebook TwitterTwitter

Cerca tra i prodotti

Conosci il codice prodotto esatto?

Per marca

Per materiale

Per applicazione

Ricerca avanzata

Visita le nostre marche

GEOSILEX® PRESENTE EN BILBAO

15/02/2011

Le nuove piastrelle avranno aspetto e resistenza identici a quelle abituali.
Il comune pavimenterà le zone pedonali con la prime piastrelle in grado di assorbire biossido di carbonio.
La città leader in pianificazione urbanistica non dimentica il suolo. La piastrella di Bilbao, una vera icona della città, guarda ora  anche alla sostenibilità oltre che all’estetica. D’ora innanzi il comune pavimenterà le zone pedonali con un nuovo tipo di piastrelle, apparentemente uguali a quelle tradizionali, ma prodotte con un additivo che permette l’assorbimento di diossido di carbonio, il principale responsabile dell’effetto serra. Secondo i calcoli effettuati ogni metro quadrato di pavimento è in grado di ripulire 5.000 metri cubici di aria, come se i marciapiedi venissero coperti da un manto verde.

«La piastrella di Bilbao tiene recorrido e deve adattarsi ai tempi », afferma l’assessore ai Lavori Pubblici José Luis Sabas. Non basta che sia resistente, economica, antiscivolo e caratteristica. Ne esistono già due versioni nuove: la podotattile per non vedenti e quella bianca, che valorizza la calle Ledesma. Ora è stata contagiata dall’inquietudine ambientalista recentemente molto in voga nelle grandi città.

Da tempo i ricercatori cercano il modo di ridurre l’inquinamento all’altezza del suolo. Si sono adottate soluzioni che riducono gli ossidi di azoto, un altro dei gas più nocivi, grazie a un principio attivo che agisce come catalizzatore  in presenza di luce; il sistema è già stato provato, ma non sembra molto adatto al clima di Bilbao. Il sistema che si adotterà nei prossimi mesi è «completamente nuovo», sottolineano i produttori e il comune. Si basa su di un prodotto brevettato nel maggio 2010 dall’azienda zamorana TrenzaMetal, che ha lavorato in collaborazione con l’Università di Granada.

Il GeoSilex si aggiunge alla comosizione delle piastrelle, una miscela di cemento, áridos ed acqua. Integrandosi nella pasta, il materilae agisce fin sdal primo momento, independentemente dalle condizioni meteorologiche. Il principio attivo è l’idrossido di calcio. Entrando a contatto con la CO2 –più pesante dell’aria e con tentenza a concentrarsi a livello del suolo – indurisce e si trasforma in calcare. Strato per strato, mentre il biossido di carbonio penetra attraverso i pori, la piastrella si pietrifica e aumenta di peso, senza però cambiare volume. La vita utile, simile a quella  dei marciapiedi convenzionali, sarà tra i 12 e 15 anni. Hanno inoltre lo stesso aspetto e devono comiere con gli stessi requisiti nei confronti di logorio, rottura e scivolo.

Il prezzo è diferente: le piastrelle abituali costano 9 Euro al metro quadrato e le nuove  15. Il Comune vuole avanzare un passo alla volta. Oltre ai contolli preventivi, porterà a termine un’esperimento «per metterla alla prova in strada», afferma Sabas,  e in funzione dei risultati la includerà nel contratto di manutenzione dei marciapiedi. L’intezione è quella di usarla « per le zone pedonali ed i marciapiedi più larghi» affinchè risulti più efficace, come se si piantassero piccoli boschi in pieno centro urbano. Le due prime candidate sono le vie Lutxana e García Rivero, non appena venga raggiunto un accordo con i cittadini per la loro chiusura al traffico.

Con un residuo riciclato

Bilbao ha il vantaggio di essere la prima città che prova questo sistema, visto che l’azienda che lo ha bvrevettato  ha un accordo «di esclusiva» con UGP (United Global Pavings): una società formata da  Baldexpor e Hermanos Eguskiza che produce le piastrelle di Bilbao ed ha offerto al comune «la primizia» per il suo rapporto con la città «e l’interesse dimostrato nei confronti dei pavimenti sostenibili ». José María Pérez Eguskiza e Alberto Jericó, responsabili di UGP, spiegano come l’ente pubblico si è impegnato in questo progetto ed ha partecipato al proceso di adattamento del GeoSilex. Per maggio è prevista la presentazione ad Abu Dabi nel progetto Masdar City, che mira ad essere la prima cittpa del mondo senza emissioni di carbonio.

Il nuovo prodotto è il risultato  di «due anni di ricerche», ricorda Miguel Bermejo di  TrenzaMetal. Cercavano un modo per assorbire CO2 «con un costo ambientale zero», utilizando un materiale la cui produzione non consumasse energia, né causasse altre emissioni. Lo hanno trovato nell’idrossido di calcio, un residuo industriale che normalmente finisce nelle discariche e da cui sono riusciti ad eliminare le impurezze.

Questa è la base della sostanza che si aggiunge «in nanoparticelle» al resto dei materiali che compongono una piastrella. Il GeoSilex arriverà da Zamora in container speciali, a forma di igloo, dove non entra aria. Le piastrelle, prodotte negli stabilimenti Eguskiza di Sopuerta, avranno uno spessore di 6 centimetri –due più dell’abituale nelle zone pedonali – per meglio sfruttarne il potenzione. Durante la loro vita utile, ogni metro quadrato di pavimento pulirà 5.000 metri cubi di aria che equivalgono, ad esempio, al volumen del centro civico della via Castaños. Esternamente l’unica differenza sarà la scritta CO2 che apparirà su alcune delle piastrelle. Passati 12 o 15 anni le piastrelle si saranno carbonatate e verranno riciclate. Verranno triturate per fabbricare nuovi pavimenti e «chiudere il cerchio».

La piastrella ecológica arriverà alle strade di Bilbao prima dell’estate e l’esperimento verrà monitorato da Tecnalia. Il prelievo di campioni che permetterà di conoscere la fase di carbonatazione raggiunta in ogni momento. La stessa formula può essere applicata ad altri pavimenti e a « panchine, fioriere e facciate », dicono i produttori. È inoltre possibile combiare il GeoSilex con l’ossido di titanio (TiO2), che favorisce la riduzione degli ossidi di azoto. La ricerca contunua e la tradizionale piastrella seguirà con attenzione ogni novità. Non vuole che la città cammini senza di lei.